
Le nuove infezioni da HIV in Italia sono stimate essere circa 4000 ogni anno: un dato allarmante e che non tende a diminuire.
Le cause sono molteplici quali la mancata informazione corretta riguardo il rischio di trasmissione, l’aumento della promiscuità sessuale senza l’utilizzo di protezione individuale e la tardiva conoscenza del proprio stato di salute.
Il self test per l’HIV è un esame per la diagnosi delle infezioni da virus HIV, responsabile dell’AIDS, ed è pensato per poter essere eseguito anche da persone non esperte in un ambiente privato.
Il self test è eseguito grazie ad un prelievo capillare di sangue dal polpastrello attraverso un kit acquistabile in farmacia. L’esecuzione del test richiede circa 5 minuti e il tempo di attesa prima della lettura del risultato è di circa 15 minuti. E’ semplice da utilizzare, ma per avere un risultato corretto è necessario leggere con attenzione tutte le istruzioni prima di eseguire il test,rispettando i tempi indicati.
I test per l’HIV rilevano la presenza nel sangue di anticorpi che vengono prodotti dopo aver contratto l’infezione; poiché il nostro organismo impiega del tempo, diverso da persona a persona, per produrre questi anticorpi (il cosiddetto intervallo finestra) i test per l’HIV non sono in grado di dare risultati attendibili prima di tre mesi dall’ultimo momento in cui si pensa di aver potuto contrarre l’HIV. E’ quindi fondamentale aspettare 90 giorni prima di eseguire il test capillare.
L’autotest per l’HIV, se utilizzato correttamente, assicura la massima attendibilità nella rilevazione dell’infezione ( di poco inferiore al 100%); per poterlo utilizzare nel modo corretto è però necessario possedere alcune informazioni:
- Tutti i test per l’HIV, rivelano solo le infezioni avvenute almeno tre mesi prima dell’esecuzione del test, mentre non sono in grado di rivelare eventuali infezioni più recenti. Per questo motivo, se si pensa di aver contratto il virus dell’HIV bisogna:
- prendere da subito tutte le precauzioni necessarie a evitare di contagiare a sua volta il/la partner, perchè appena contagiati si è già in grado di trasmettere la malattia:
- far trascorrere i tre mesi necessari perchè il selftest per l’HIV, come ogni test per l’HIV, possa dare un risultato attendibile.
- Come per gli altri test è possibile, in rari casi, che il selftest indichi una falsa positività al virus, ossia rilevi un’infezione in realtà non presente: per questo motivo in caso di test positivo è sempre necessario consultare immediatamente un medico e ripetere l’esame presso un laboratorio di analisi.
- Oggi l’HIV, se correttamente trattato, è una patologia che permette di vivere una vita normale. Da anni esistono farmaci in grado di bloccare efficacemente RevSliderl’avanzata del virus: per questo motivo in caso di positività al test non c’è motivo di spaventarsi ma è importante rivolgersi al proprio medico di medicina generale o a un altro medico in grado di inirizzarti presso un centro di infettivologia che possa accertare la reale esistenza della infezione e definire le cure più adatte.
- Una persona positiva al virus dell’HIV può non presentare alcun sintomo per un tempo molto lungo, ma come molte patologie anche l’HIV viene curato molto più facilmente se diagnostico tempestivamente; per questo motivo è molto importante segnalare al medico il risultato positivo al test anche in assenza di qualsiasi disturbo.
SE IL RISULTATO E’ NEGATIVO non c’è stato contagio con il virus dell’HIV. In caso di risultato negativo è importante verificare di non trovarsi all’interno del periodo finestra; si consiglia di rifare il test dopo qualche mese.
SE IL RISULTATO E’ POSITIVO:
- rivolgersi a un medico il prima possibile informandolo di aver eseguito il test.
- Il risultato del self test dev’essere confermato da un esame svolto presso un laboratorio di analisi.
- In caso di esito nuovamente positivo, contattare un centro di infettivologia ( per informazioni consultare il sito www.npsitalia.net).
- USARE SEMPRE IL PRESERVATIVO A PRESCINDERE DALL’ESITO DEL TEST