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Un medicinale assicura efficacia solo se correttamente conservato e integro, per cui le dosi prescritte di un farmaco devono considerarsi tassative e sovente sono obbligate anche la forma farmaceutiche associate. L’allestimento di un medicinale è un processo laborioso che deve tenere in considerazione oltre alla mera quantità del principio attivo, nozioni di tecnica farmaceutica, nonchè problematiche di farmacocinetica e farmacodinamica.
Il principio attivo è una piccola parte del peso del singolo medicinale finito, mentre le molteplici altre sostanze presenti sono funzionali alla sua attività. Infatti in un farmaco, oltre al principio attivo sono presenti altri componenti che, benchè generalmente privi di attività terapeutica, in qualche modo ne influenzano e guidano l’azione. Alcune sostanze servono per permettere alla compressa di essere un aggregato e non rompersi nel blister, altre consentono alla stessa di sciogliersi o sbriciolarsi al momento opportuno. Basterebbe ragionare sul sottile equilibrio tra aggreganti e disgreganti di una compressa  per far comprendere quanto il lavoro di un farmacista preparatore necessiti di estrema cura e accortezza; non a caso l’immagine del farmacista è da sempre associata a quella della bilancia di precisione. Una serie di sostanze sono poi necessarie per consentire al principio attivo di arrivare a svolgere la sua azione nel sito desiderato. Pensiamo, ad esempio, alle varie protezioni dall’ambiente acido, che sono indispensabili a un farmaco che deve agire nell’intestino e che, quindi, deve superare indenne il bassissimo pH dello stomaco. A volte, alcuni eccipienti possono risultare poco graditi al paziente, addirittura sono stati segnalati casi di allergie.In questi casi è bene ricorrere a un farmaco diverso, privo dell’allergene, ma con il medesimo principio attivo. In caso di pazienti diabetici la situazione andrebbe valutata con cura. Molto spesso infatti nei medicinali sono presenti tracce o quantità più rilevanti di zuccheri. Un colloquio con il proprio farmacista è la soluzione migliore. Infatti permetterà di capire quanto zucchero è realmente presente nella preparazione e consentirà di scegliere eventualmente una soluzione diversa.