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Novità in Farmacia Torre

La pelle e la protezione solare

Se in passato la pelle chiara era segno di una condizione sociale elevata – in contrapposizione a quella più scura, caratteristica di una vita di lavoro duro nei campi – oggi, la pelle abbronzata è sinonimo di salute, gioventù e bellezza, ed evoca immagini di vacanza, rilassamento e benessere.
Nel contempo, grazie al diffondersi di informative sui possibili danni causati dall’esposizione al sole, le persone sono sempre più consapevoli dell’importanza che i prodotti solari assumono nel proteggere la cute dai danni indotti dagli ultravioletti, e nel favorire un’abbronzatura graduale e duratura, preservando così lasalute della propria pelle.

Per prodotto solare si intende “qualsiasi preparato (quale crema, olio, gel, spray) destinato ad essere posto in contatto con la pelle umana, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV assorbendoli, disperdendoli o mediante rifrazione”.
Un buon prodotto solare dev’essere facilmente spalmabile sulla cute; deve avere una texture il più possibile gradevole per incentivare il consumatore ad una generosa e frequente applicazione; deve veicolare efficacemente i filtri sulla pelle, consentendone un’omogenea distribuzione sulla cute senza però favorirne l’assorbimento.
I filtri solari devono avere un buon profilo tossicologico, essere il più possibile sostantivi sulla pelle, devono essere foto-stabili e devono garantire una protezione ad ampio spettro. E’ importante, inoltre, che venga effettuata una selezione accurata degli altri ingredienti costituenti la formulazione del prodotto solare; ad esempio il profumo, se inserito, è preferibile non contenga sostanze allergenizzanti. Non possono mancare sostanze idratanti, protettive e preventive del foto-aging, ad esempio gli antiossidanti: queste molecole possono contribuire alla foto-protezione sia aumentando il grado di assorbimento delle radiazioni UV, sia per la loro attività antiossidante: estratti vegetali ricchi in polifenoli, in virtù della loro funzionalità antiradicalica, sono in grado di proteggere dall’immunosoppressione e dai danni al DNA indotti dalle radiazioni ultraviolette; analoghi effetti sono stati riconosciuti ad estratti di tè verde veicolati in formulazioni solari e applicati sulla cute, e a vitamine antiossidanti, quali tocoferoli e vitamina C.

RAGGI ULTRAVIOLETTI
 UV-A (320-400 nm): sono i raggi meno energetici (l’energia è inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda), ma riescono a penetrare fino al derma dove possono danneggiare collagene ed elastina. Le radiazioni UV-A promuovono il processo di maturazione della melanina già presente nei melanosomi trasferiti ai cheratinociti: tali radiazioni sono perciò responsabili della pigmentazione immediata della pelle, che compare già durante l’esposizione al sole e regredisce nell’arco di 2-3 ore .
 UV-B (280-320 nm):  inducono le più comuni reazioni biologiche dovute ad esposizione solare, sono eritematogeni e sono i veri responsabili dell’abbronzatura duratura, perché stimolano la melanogenesi, che prosegue anche dopo l’esposizione.
Numerose variabili influenzano la qualità dell’irradiazione: stagione, altitudine, latitudine, ora del giorno e anche umidità ed inquinamento atmosferico. Relativamente all’altitudine, un suo aumento di 1000 m determina un incremento del 15-20% dei raggi UVB, mentre i raggi UVA non subiscono modifica. La riflessione delle radiazioni UV avviene da parte del cielo, delle nuvole, del suolo e tale fenomeno è particolarmente evidente qualora ci si trovi in presenza di neve (con la neve fresca viene riflesso l’80% della luce, con la neve vecchia il 50%), sabbia asciutta (24%), acqua (9%) .

Fino a qualche anno fa, l’attenzione era focalizzata soprattutto sugli UVB, in quanto responsabili degli effetti immediati e visibili delle radiazioni solari nei confronti della cute. Oggi, invece, c’è la consapevolezza che gli UVA, essendo più penetranti, sono maggiormente correlabili alla formazione di tumori cutanei, al fotoaging, alla fotoimmunosoppressione ed ai fenomeni di fototossicità e fotoallergia.
Ne emerge che i danni cutanei dovuti ai raggi UV sono provocati tanto dagli UVB quanto dagli UVA  ed è per questo che si è concordi nel ritenere indispensabile una protezione completa, schermando sia i raggi UVB, responsabili del danno diretto alla cute, che gli UVA, prevenendo i danni indiretti a livello dell’epidermide e del derma nel lungo periodo.

Caratteristica della pelle è la pigmentazione; il colore della pelle è principalmente determinato dal tipo e dalla distribuzione dei pigmenti melaninici.
Altri fattori che contribuiscono al colore cutaneo sono il grado di efficienza del microcircolo superficiale e le variazioni di ossigenazione del sangue (emoglobina ossidata e ridotta), che possono provocare cambiamenti visibili nel colore della pelle; anche i carotenoidi che introduciamo con gli alimenti di origine vegetale, se assunti in dosi elevate, tendono ad accumularsi nell’ipoderma, conferendo alla pelle un colorito tendenzialmente giallastro. Il principale pigmento cutaneo rimane comunque la melanina: da essa dipendono le differenti colorazioni della pelle nelle varie razze, oltre che la diversa tonalità del colorito cutaneo caratteristica di ogni individuo. Differenti tipi di melanine sono responsabili dei diversi colori di cute e capelli umani: nero, bruno, rosso, giallo e bianco (assenza di melanina).
I fattori genetici individuali giocano un ruolo importante nella determinazione del normale grado di pigmentazione della pelle, sia costituzionale che indotta. Le principali differenze citogenetiche tra i diversi individui riguardano dimensione, forma e numero dei melanosomi, e loro distribuzione nei cheratinociti.

L’SPF, sun protection factor, è un indice del livello di protezione di un prodotto solare contro i raggi UV e viene espresso con un valore numerico determinato mediante test fisici e biologici, che prevedono prove in vivo oppure in vitro.
Il grado di protezione caratteristico del prodotto solare viene così valutato secondo il valore di SPF e attraverso categorie descrittive; occorre infatti utilizzare descrizioni quali protezione “bassa” ; “media” ; “elevata” e “molto elevata”, insieme ai tradizionali indicatori di protezione solare, come indicato nella tabella.
 
Categoria indicata nell’etichetta
SPF
Fattore di protezione UVA minimo raccomandato
Protezione bassa
6 – 10

Protezione media
15 – 25

Protezione elevata
30 – 50

Protezione molto elevata
50 +

Una raccomandazione europea chiede che ci sia un certo equilibrio tra i due tipi di potere schermante e che la protezione contro i raggi Uva sia almeno un terzo dell’Spf dichiarato in etichetta.
In conclusione , per scegliere un buon prodotto solare , bisogna considerare molti aspetti :
Carnagione
Luogo della vacanza
Qualità del solare
Texture del prodotto ( gel , crema, latte )…….
Tutto questo è importante per la nostra pelle ma anche perché la nostra vacanza non venga rovinata da una spiacevole scottatura o da un fastidioso eritema.