Il reflusso venoso è un problema comune, nei paesi occidentali, dove il 5-8% della popolazione soffre di Insufficienza Venosa Cronica.
L’insufficienza venosa è una patologia causata da un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore.
I sintomi principali sono caviglie gonfie, crampi ai polpacci, edemi degli arti inferiori, flebite, formicolii, fino ad ulcere e vene varicose.
E’importante effettuare una diagnosi precoce dell’insufficienza venosa per impostare una terapia efficace e non arrivare alla cronicizzazione della malattia.
Il test di screening per valutare il reflusso venoso presenta numerosi vantaggi:
- non è invasivo
- viene effettuato contemporaneamente su entrambi gli arti inferiori
- è semplice
- ha risultati chiari
Il test è un metodo diagnostico utile per persone di entrambi i sessi che presentano i seguenti fattori di rischio: lavoro sedentario, sbalzi ormonali, gravidanza, ipertensione, predisposizione genetica, fumo, sovrappeso.
E’ errato pensare che sia una malattia che colpisce solamente le donne, in quanto dei dati han riportato che in età giovanile questa patologia colpisce il 10% dei maschi e il 30% delle donne. Invece sopra i 50 anni, il feomeno vascolare è presente nel 30% degli uomini e 50% delle donne.
Durante l’esame il paziente è seduto e viene collegato all’apparecchiatura attraverso due elettrodi applicati all’altezza del polpaccio.
Con la tecnologia della reografia a luce riflessa si riesce a valutare la condizione delle vene e il funzionamento delle valvole venose.
L’apparecchio utilizzato è il Venoscreen che, con la luce infrarossa che attraversa la pelle della parte inferiore della gamba, riesce a fornire informazioni sul volume del sangue nella pelle.
Sebbene il venoscreen esamini il sangue presente a livello superficiale, questo valore è comparabile a ciò che accade in più profondità nel circolo venoso.