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L’influenza è una malattia infettiva acuta, fortemente contagiosa ed epidemica a causa della ubiquità, contagiosità e variabilità antigenica dei virus influenzali, dell’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze.
L’infezione si trasmette rapidamente per via aerea e poiché il virus può persistere diverse ore fuori dal corpo il contagio si ha soprattutto negli spazi chiusi.
Il tempo di incubazione dell’influenza è breve, dopo il quale i sintomi più frequenti sono febbre, cefalea, mialgia, spossatezza, sintomi respiratori, tosse, talvolta con produzione di muco.I sintomi dell’influenza sono simili a quelli di molte altre malattie; pertanto termine “influenza” viene spesso impropriamente attribuito ad affezioni delle prime vie aeree, di natura sia batterica che virale; ciò porta a due risultati contrastanti: da una parte viene minimizzato il ruolo dell’influenza come causa di morbosità e mortalità e, dall’altra, il trattamento e l’ospedalizzazione di soggetti con malattie simili all’influenza portano ad aumento dei costi assistenziali e dei ricoveri impropri.
I virus responsabili dell’influenza appartengono alla famiglia degli Ortomixoviridiae, che comprende tre generi: l’influenza più comune è quella di tipo A, inoltre vi sono quella di tipo B e la poco diffusa C. Una delle caratteristiche principale di questi virus è la frequenza con cui subiscono cambiamenti nella struttura esterna, detta capside alterando così le proprietà infettive. Questo è il motivo per il quale ogni inverno si combatte un virus dell’influenza diverso, per il quale le cellule del sistema immunitario devono adeguarsi e contro il quale è necessario produrre un nuovo vaccino. .La composizione dei vaccini antinfluenzali viene aggiornata di anno in anno, sulla base dei ceppi virali circolanti e sull’andamento delle sindromi similinfluenzali (ILI) raccolte dal Global Influenza Surveillance Network dell’OMS, che si avvale della collaborazione dei National Influenza Centres (NIC) presenti in 111 Paesi.

La prevenzione dell’influenza si attua cercando di attivare il sistema immunitario iniziando con una dieta e uno stile di vita equilibrato, utilizzando norme igieniche di base e in taluni casi utilizzando il vaccino antinfluenzale ha come scopo principale quello di prevenire le forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave quali persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicazioni a seguito di influenza. Per i pazienti che rientrano nelle categorie sopraelencate il vaccino è gratuito.
Considerando che il picco influenzale normalmente è previsto per i mesi di gennaio e febbraio e che la protezione si sviluppa circa 15 giorni dopo la vaccinazione e che dura circa 6 mesi, il periodo ottimale per effettuare la vaccinazione è compreso tra il mese di ottobre e il mese di novembre.Il vaccino viene somministrato con un’iniezione intramuscolo, nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide) negli adulti e nel muscolo antero-laterale della coscia nei bambini.

fonte:http://www.salute.gov.it/