
Dinamiche sociali che incidono profondamente sullo stile di vita dell’uomo, oggi, più propenso a dedicare maggiore attenzione alla salute e al benessere del proprio animale e che determinano l’affermarsi del fenomeno di “umanizzazione degli animali”. Questi vengono trattati sempre più come persone e considerati parte integrante della famiglia. Considerando che circa una famiglia italiana su due convive con un animale da compagnia e il 40% con un cane o un gatto, è evidente come gli animali da compagnia stiano assumendo un ruolo sempre più importante e irrinunciabile all’interno delle famiglie italiane.
Gli animali sono veri e propri “terapeuti”, apportano benefici per la salute psicofisica dell’uomo: passeggiare con il cane aiuta a rimanere in forma, mentre passare del tempo con il proprio gatto rilassa e a combatte lo stress; inoltre, essi assolvono un ruolo utile alla collettività, in particolare nei confronti dei soggetti più delicati della società, quali bambini, anziani, disabili.
Gli animali da compagnia in Italia sono attualmente una popolazione ampia e diversificata per quanto attiene alle varie specie presenti.
- Cani 7.1 milioni
- Gatti 7.3 milioni
- Uccelli 14 milioni
- Roditori 1.5 milioni
- Pesci 30 milioni
- Altri 1.2 milioni
Oltre al farmaco nel campo veterinario esiste un’ampia gamma di prodotti di libera vendita destinati alla salute ed al benessere animale, che necessitano di un consiglio specializzato da parte del farmacista. Questi sono rappresentati, per esempio, da pro- dotti per la cura del pelo e della cute quali shampoo all’aloe o alla clorexidina, da fermenti lattici ed omega 3 studiati per la flora intestinale di cani e gatti; da colliri, disinfettanti e cicatrizzanti; da collari ai ferormoni indicati per un’azione tranquillizzante; da repellenti ambientali per impedire che il cane sporchi in luoghi indesiderati; e via dicendo.
All’interno di questo segmento si è poi sviluppata un’interessante area rappresentata dai così detti mangimi dietetici, cioè alimenti realizzati per offrire un supporto nutrizionale nel corso di varie patologie (cardiopatie, nefropatie, epatopatie, obesità, calcolosi renale, ecc.).
La parola d’ordine anche in veterinaria è prevenzione: sono così nate ad opera di aziende e di associazioni professionali numerose campagne di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari dei pet volte all’effettuazione di visite programmate, alla lotta stagionale (primaverile ed estiva) agli ectoparassiti ed alle parassitosi intestinali, all’impianto di microchip per combattere efficacemente il triste fenomeno dell’abbandono e del conseguente randagismo. In questo specifico settore il farmacista, nella sua accezione di operatore sanitario, può svolgere, in sinergia con il medico veterinario, una significativa funzione di educazione nei confronti del pubblico, ma anche adeguare e predisporre la propria struttura in modo da soddisfare le esigenze di facile reperibilità di prodotti specifici destinati alla cura dei pet.
È presente un ampio settore del farmaco veterinario destinato agli animali di interesse zootecnico in collaborazione con i veterinari che operano sul territorio. Il farmaco è ceduto all’allevatore dietro presentazione di ricetta medico veterinaria.