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La digestione è un processo essenziale per la vita dell’uomo e di molti altri organismi viventi. Nutrirsi non è solo un istinto, ma un piacere, un rito irrinunciabile finalizzato alla socializzazione ed alla sopravvivenza stessa della specie.
Le difficoltà digestive, raggruppate sotto il generico termine dispepsia (dal greco dys-pepsia, ossia “cattiva digestione”), sono responsabili di sintomi come inappetenza, pesantezza di stomaco, stanchezza, sonnolenza, eruttazioni, alitosi, flatulenza.
Il reflusso gastroesofageo è la risalita nell’esofago di materiale proveniente dallo stomaco. Tra l’esofago e lo stomaco c’è una valvola, il Cardias, che se funziona bene impedisce che i succhi gastrici (acidi) ed il cibo contenuti nello stomaco non risalgano nell’esofago. Quando questo non avviene siamo in presenza di REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Dato che nello stomaco è presente un forte acido il reflusso è acido, mentre la parete dello stomaco sopporta la presenza dell’acido nell’esofago no e la presenza di acido diventa dannosa provocando dolore, infiammazione ed erosione. Il reflusso è un disturbo ancora poco conosciuto anche se molto comune, la maggior parte di chi ne soffre non lo sa e molti parlano di “bruciore allo stomaco” e di “acidità”.
Le cause  del reflusso sono molte:

  1. il cardias non funziona bene, abitudini alimentari e stili di vita che lo favoriscono,
  2. ernia iatale,
  3. infezione da Helicobacter Pylori,
  4. alcuni farmaci,
  5. gravidanza

I sintomi del reflusso sono poco conosciuti e spesso confusi con quelli di altri disturbi:

  • bruciore di stomaco,
  • rigurgito acido,
  • difficoltà e/o dolore a degluttire,
  • eccesso di salivazione,
  • tosse cronica o disturbi respiratori,
  • dolore toracico,
  • laringiti,
  • raucedine,
  • stomatiti

Lo scopo principale della cura è quello di alleviare i sintomi e di trattare eventuali complicanze. La prescrizione di farmaci è di pertinenza medica.
Nei casi di leggera gravità sono presenti i sintomi, non sono presenti complicanze: la cura prevede cambio di stile di vita e cambio di dieta,eleminazioni di abitudini che favoriscono il reflusso. Sono indicati gli antiacidi e gli alginati per circa 6-8 settimane.
Nei casi di media entità oltre al reflusso è presente esofagite moderata. Valgono le indicazioni precedenti in più si possono usare farmaci antisecretori H2 antagonisti e procinetici  per circa 8 settimane.
Nei casi più gravi oltre al reflusso è presente una grave esofagite. Oltre alle indicazioni dei casi più leggeri si usano inibitori della pompa protonica per 8 settimane e spesso si prosegue con una cura di mantenimento
Nei casi resistenti ai farmaci si ricorre all’intervento chirurgico (FUNDOPLICATIO)
La prevenzione per chi soffre di reflusso è imparare a ridurre i fattori di rischio:

  • DIETA POVERA DI GRASSI
  • ELIMINARE BEVANDE ALCOLICHE
  • EVITARE CAFFE’, CIOCCOLATO, MENTA, TE’, SUCCHI DI AGRUMI
  • EVITARE ABITI STRETTI
  • POSIZIONI SCORRETTE ( elevare di 10-15 cm la testiera del letto durante il riposo)
  • EVITARE PASTI ABBONDANTI E DI CORICARSI SUBITO DOPO IL PASTO
  • EVITARE IL FUMO
  • ALCUNI FARMACI, possono irritare la mucosa gastrica o allentare il cardias favorendo reflusso

Piccoli accorgimenti sono sufficienti a risolvere la sintomatologia nei casi lievi ed aiutano a curare i casi più gravi.