Skip to main content

FOGLIEAUTUNNO

L’autunno ci regala i soliti noiosi raffreddori, tossi, febbri, mal di gola, che a volte ci costringono a letto e a rallentare gli impegni di tutti i giorni. Come è possibile evitarli? Rinforzando le difese del nostro corpo.

Consigli utili per la prevenzione

 

Indossare tessuti larghi (per favorire una migliore circolazione del sangue) e che permettono di trattenere il calore del corpo (a contatto con la pelle cotone e seta, e sopra lana).

Scegliere verdure come carciofi, porri, cipolle e cardi, che hanno proprietà depurative; frutta secca, castagne e patate perché energetiche; verze, agrumi, broccoli, cavoli e spinaci, che sono ricchi di acqua, fibre, vitamine e sali minerali. Attenzione però alla frutta secca e alle castagne: consumatele in piccole quantità perché sono molto caloriche.

Per chi sa di essere “debole” dal punto di vista respiratorio sono indicati aglio e cipolle per il loro eccellente potere disinfettante, soprattutto sull’apparato polmonare e gastrico. Utile anche l’uso del peperoncino perché fornisce energia e porta calore.

La vitamina C protegge soprattutto dal raffreddore comune, dunque sarebbe utile assumerla quotidianamente ricordandosi però di diminuire l’apporto di zuccheri (è dimostrato che competono con l’efficacia della vitamina C).

L’integrazione di vitamina A esercita una notevole azione immunostimolante e antinfezioni ed esercita una potente attività contro i virus.

D’inverno meglio un bagno caldo di una doccia perché, oltre a scaldare e rilassare di più, si possono sciogliere nell’acqua piante balsamiche utili all’apparato respiratorio e alla pelle come pino, lavanda, timo, eucalipto.

Mantenere nell’abitazione una temperatura di 20 gradi, anche aprendo ogni tanto le finestre, e umidificare gli ambienti (l’umidificazione migliora con essenze di timo, verbena ed eucalipto).

 

Che cos’è l’influenza?

L’influenza è una malattia virale acuta che si manifesta a livello delle vie respiratorie superiori ed è causata da RNA – virus della famiglia Ortomixovirus di tipo A, B, C. Soltanto il virus influenzale di tipo “A” è in grado di causare le epidemie clinicamente più rilevanti. Insorge prevalentemente quando siamo più esposti alle basse temperature, quindi normalmente in autunno e in inverno. I primi sintomi sono rappresentati da brividi, accompagnati da una forte sensazione di freddo in tutto il corpo e da una sensazione di “ossa rotte“: sembra che il sangue e il suo calore non si diffondano più come dovrebbero nell’organismo.

 

DIFENDERSI CON L’OMEOPATIA

La febbre – che normalmente è concomitante all’esordio influenzale – non deve essere repressa ma tenuta sotto controllo, affinché il processo metabolico disturbato possa nuovamente normalizzarsi.

Gli organismi degli uccelli acquatici migratori costituiscono il serbatoio di tutti i virus influenzali di tipo “A”, i quali sono in grado di infettare gli umani, i suini, ma non gli uccelli acquatici. Infatti, è stato dimostrato che le anatre della specie Anas Barbariae sono portatrici sane del virus influenzale di tipo “A”.

Tra i rimedi più utilizzati in omeopatia a scopo preventivo abbiamo proprio un auto-lisato filtrato di fegato e cuore di anatra selvatica migratoria (Anas barbarie) – autolisato costituito da tessuti molto ricchi di DNA e RNA e di proprietà immunostimolanti, cioè in grado di stimolare il sistema immunitario, il quale presiede alla difesa dell’organismo – preparato secondo uno schema messo a punto dal dottor Roy nel 1925 e successivamente diluito e dinamizzato normalmente alla 200 K (diluizione omeopatica centesimale secondo il ). Per quanto riguarda la presunta attività terapeutica, l’auto-lisato di cuore e fegato di anatra – diluito secondo le metodiche omeopatiche – agisce potenziando le capacità di difesa dell’organismo.

In commercio troviamo diversi preparati elaborati da diverse aziende che variano l’associazione del rimedio con altri ad azione ritenuta sinergica. Tra questi ricordiamo:

 

 OSCILLOCOCCINUM (Boiron*): è il capostipite di questi preparati; contiene esclusivamente il principio attivo citato, dinamizzato alla 200 K.

 OMEOGRIPHI (Guna – ex Ivergriphi): contiene, oltre all’Anas barbarie 200 K, l’Echinacea 3 CH, il Rame 3 CH, Aconitum e Belladonna 5 CH che sono rimedi omeopatici specifici per episodi influenzali (febbre, infiammazione e dolore) e ceppi virali tipici della stagione invernale.

HOMEOS 46 (Homeopharm): contiene ceppi virali tipici della stagione invernale (Influenzinum, Aviaire) e batterici (Staphylococcinum, Streptococcinum, Klebsiella pneumoniae) tutti alla 9 CH.

BIOFLUINUM ECHINACEA (Hering): contiene, oltre all’Anas barbarie alla 200 K, l’Echinacea diluita alla 8 DH.

HOMEOV (Hering): contiene ceppi virali influenzali (Influenzinum) previsti per l’anno in corso, diluiti e dinamizzati alla 9 CH.

IVER (OTI): contiene ceppi virali influenzali (Influenzinum) previsti per l’anno in corso, diluiti e dinamizzati alla 200 CH.

ANASCOCCINUM (Holis17/H17 – OTI): che si usa in sinergia con il precedente – contiene, oltre all’Anas barbarie 200 DH, Vincetoxicum officinalis 8 DH, Uncaria tomentosa (corteccia) 4-8-12 DH ed Echinacea angustifolia 6-10-18 DH, Eupatorium perfoliatum 8 DH rimedio tipico antinfluenzale, estratto organoterapico di milza ad azione immunostimolante (lisato di milza di suino 8-12-30-200 DH).

DOLICOCCIL (Dolisos): contiene, oltre all’Anas barbarie alla 9 CH, Rame (come oligoelemento) ed Echinacea, entrambi ad azione immunostimolante.

 

Tutti questi rimedi vanno assunti, a scopo preventivo, mediamente nel dosaggio di una dose ogni 7-14 giorni al mattino a digiuno, più o meno per tutto il periodo invernale. Possono essere utilizzati anche a scopo curativo in fase di espressione della malattia assumendo la monodose ogni 24 ore circa.

 

 

DIFENDERSI CON LA FITOTERAPIA

Le piante officinali sono un ottimo mezzo per rinforzare l’organismo e metterlo nelle migliori condizioni per affrontare l’inverno.

Echinacea Augustifolia

L’Echinacea è una pianta della famiglia delle composite che, a livello dell’apparato radicale (radice) contiene una serie di principi attivi dimostratisi utili nella profilassi (prevenzione) e nel trattamento delle malattie da raffreddamento di grado lieve e moderato.

La pianta, originaria del Nord America, era ampliamente conosciuta ed utilizzata già dalle popolazioni native e la “droga” ricavata dalle radici di Echinacea è, a tutt’oggi, la sostanza vegetale più diffusa ed utilizzata negli USA.

Le sostanze attive contenute nell’Echinacea sono: Polisaccaridi, Echinacoside (un estere dell’Ac. caffeico), Ac.cicoresico, Echinaceina, Echinolone, Oli Essenziali, Alcaloidi pirrolizidinici e Poliacetileni… anche se, a oggi, non si sa con certezza quali di queste sostanze siano effettivamente coinvolte nella azione immunostimolante svolta dalla Echinacea.

L’azione della Echinacea, infatti, è determinata da un aumento delle difese immunitarie endogene ottenuta attraverso la stimolazione specifica della fagocitosi e l’attivazione dei fibroblasti. Inoltre, l’inibizione della ialuronidasi tissutale e batterica sembra ridurre, nell’organismo, la diffusione degli agenti patogeni.

Dal punto di vista clinico, si è visto che l’Echinacea agisce sia sul piano della prevenzione delle infezioni virali che su quello della abbreviazione della durata di infezioni già instauratesi e sulla severità dei sintomi.

Acerola (Malpighia Punicifolia)

L’Acerola è una pianta arbustiva originaria dell’America Centrale dalle medie dimensioni. Produce frutti molto simili alla ciliegia dal sapore acidulo e dal grosso seme centrale.

Dai frutti maturi viene ricavato un succo che, a seguito di particolari lavorazioni, viene trasformato in un estratto ricchissimo di Vitamina C, quindi l’utilizzo della Acerola nella composizione di Be-Total immuno plus è motivato proprio dalla presenza della Vitamina C e dalle sue caratteristiche di efficacia sul sistema immunitario.

Il succo di Acerola contiene, comunque, anche marginali quantità di Vitamine B1, B6, PP e di Vitamina A.

La Vitamina C (Acido ascorbico) presenta interessanti caratteristiche fra le quali quella di essere un potente antiossidante.

In pratica, la Vitamina C, localizzata all’interno del citoplasma, protegge la cellula dall’invecchiamento precoce provocato dai radicali liberi (prodotti tossici altamente reattivi derivati dalle reazioni biologiche nelle quali è impegnato l’ossigeno). A differenza delle altre Vitamine Idrosolubili, la Vitamina C viene parzialmente accumulata nell’organismo a livello del fegato e delle ghiandole surrenali e viene eliminato principalmente con le urine.

In via sperimentale si è osservato che la Vitamina C stimola la produzione di Interferoni che proteggono la cellula da attacchi virali, stimola la proliferazione dei neutrofili, stimola la sintesi degli anticorpi delle frazioni IgG e IgM e protegge le proteine dalla inattivazione da parte dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi che si verificano nei neutrofili.

Quindi la Vitamina C rappresenta, senza dubbio, un concreto sostegno per il nostro sistema immunitario rafforzando le sue capacità di risposta ai più svariati stimoli infettivi.

Zinco

Lo Zinco è un minerale presente anche se in tracce in tutti i tessuti dell’organismo.

Lo zinco nell’organismo assolve svariate funzioni entrando, frequentemente, nella struttura di enzimi deputati alla digestione dei carboidrati e delle proteine e al metabolismo tissutale.

Concorre alla sintesi del DNA e dell’RNA, partecipa al ciclo di Krebs e alla produzione di energia, è fondamentale ai fini di un ottimale trofismo cutaneo e, nella età dello sviluppo, è determinante per la crescita e la differenziazione delle cellule nervose.

Studi relativamente recenti hanno dimostrato il ruolo dello Zinco nello sviluppo e nel mantenimento della efficienza del Sistema Immunitario.

L’azione dello Zinco, in questo ambito, sembra essere dovuta alla capacità di questo oligoelemento di attivare un gran numero di mediatori del Sistema Immunitario (enzimi, peptidi del timo, citochine ecc.) che, a loro volta, aumenteranno la produzione di linfociti T-Helper che combattono le infezioni e di cellule NK ( Natural Killer) più in generale.

L’attività dello Zinco sul Sistema Immunitario, comunque, non si esplica soltanto attraverso una maggiore produzione di cellule difensive, ma anche grazie alla capacità dimostrata da questo minerale di modificare l’apoptosi cellulare delle cellule del sistema linfatico, prolungandone in pratica la sopravvivenza.